Vita
Silvia MontieriNotte di chi finisce
a battere un marciapiede
senza sciogliere
quella catena al piede;
Notte con un ago
nelle vene
3aspettando un sorriso
che non viene;
Notte di chi con le lacrime
bagna il cuscino
sperando di sentirsi
ancora bambino;
Notte di sesso
con un cuore depresso;
Notte di chi fa l'amore
senza far caso alle ore.
Situazioni diverse rese con concisa efficacia
Motivazione della scelta della poesia "Vita"
Commuove
lo sguardo con cui un'adolescente coglie tante vite che sono poi VITA, come il
titolo stesso mette in risalto. Della vita si privilegia la notte, in teoria,
pausa nello scorrere quotidiano della vita, felice o infelice. Semplice il
dettato poetico; appunto questa semplicità staglia, più che parole di
condanna, l'atrocità di tante esistenze. La struttura della composizione isola
e contrappone il distico finale alle quartine e al penultimo distico. Sono
quattro quartine: le prime tre chiuse con un punto e virgola e con il 2° e 4°
verso in rima: "marciapiede/piede, vene/viene, cuscino/bambino". La
quarta strofe è composta di due piccoli distici a rima baciata ed il primo
distico si conclude con un punto e virgola, come le precedenti quartine,
situandolo, quindi, sullo stesso piano: esistenze doloranti. L'anafora
"Notte", all'inizio delle quartine, è ripresa nei due distici,
isolando, come il metro (ottonari con accento su 1-4-7), il distico finale:
almeno una vita serena, una notte di vero, grande, profondo amore in armonia di
sensi e sentimenti. Situazioni diverse rese con concisa efficacia.