Itinerario storico-artistico
a cura del prof. Giovanni Castagna

Itinerario storico-artistico per le strade di Casamicciola Terme, con un percorso che, da Piazza Marina passa per il quartiere di Perrone, poi per il Castiglione, quindi per Piazza de'bagni del Gurgitello fino alla Sentinella.

La Chiesa dei MarinaiPIAZZA MARINA. - La chiesa del Buon Consiglio, detta anche la Chiesa dei Marinai fu fondata da un gruppo di padroni marittimi, i cui nomi sono scolpiti in una lapide di marmo. I lavori per la costruzione di una chiesa da dedicare al culto della Madonna del Buon Consiglio, di S. Giovanni Battista e delle Anime del Purgatorio iniziarono nel 1821, dopo l'acquisto del suolo in piazza Marina. L'interno della chiesa costituito da un'unica navata. Sui lati, fin dalle origini, furono collocati due altari: uno dedicato alle Anime del Purgatorio e l'altro a S.Giovanni Battista. Nel 1929 le pareti sono state rivestite di marmo.La Chiesa dei Marinai
Sull'altare maggiore vi è un quadro d'autore ignoto, dedicato alla Vergine del Buon Consiglio. Si nota una statua che si presume costruita, verso la seconda metà del '700, da ignoti artisti laziali ed acquistata dai compatroni che, per motivo di commercio, frequentavano quei lidi. Una lapide sul pavimento, la bocca di una delle due antiche sepolture, porta la seguente iscrizione:
"Siste navita / qui templum istud aere collato struxisti / memento / quod huc fortunae manebunt / consule / ut bene sancteque obeas feliciterque resurgas". ("Férmati navigante, / che costruisti questo tempio con denaro raccolto / ricorda / che qui rimarranno i tuoi beni / provvedi/ a che tu muoia bene e santamente per felicemente risorgere").
La chiesa racchiude non poche statue (Sant'Antonio, Addolorata, Immacolata e Cuore di Gesù...), alcuni dipinti (Battesimo di Gesù Cristo e Vergine del Buon Consiglio). Di questa chiesa, secondo Cervera (Guida d'Ischia, 1959) esisteva la seguente tradizione: "Allora, quando un veliero salpava per recarsi nel Lazio o in Liguria, cioè verso ponente dove il percorso era più rischioso, le campane della chiesa accompagnavano il veliero, finché questo non scompariva all'orizzonte. Al ritorno la scena si ripeteva dal primo apparire del veliero fino all'attracco."
C.so Luigi Manzi ed il Monte EpomeoProseguendo lungo il Corso Luigi Manzi, ritroviamo la Chiesa e Congregazione di S. Maria della Pietà che ospita nelle sue mura l'antica Congregazione di S. Maria della Pietà, detta anche "Oratorio ", situata, prima del terremoto del 28
luglio 1883, al Maio, congregazione che risale agli inizi del 1600. Sull'altare di marmo si staglia la Pietà, opera del Vaccaro.
Da ammirare le statue di San Giovanni, della Madonna, di San Gabriele, del Cuore di Gesù, di San Giuseppe, nonché quelle del Cristo Risorto e dell'Addolorata in sacrestia. Sulle pareti, in alto, tele raffiguranti i sette dolori di Maria.
Parrochia di S. Antonio al MortitoPERRONE - Spingendoci verso il borgo di Perrone e arrivati in Via Salvatore Girardi, sulla destra s'innalza il convento e la Chiesa di San Gabriele, aperta il 21 gennaio 1931. All'inizio, era una stanza per nulla sufficiente alle esigenze della liturgia e alle richieste dei fedeli, per cui i padri passionisti avevano sempre sognato una chiesa da addossare al loro Ritiro. Nel 1936, il superiore di allora, Padre Gabriele dell'Addolorata, fece iniziare i lavori di sterramento. Data l'angustia del suolo a disposizione, il cavaliere Erasmo Lombardi cedette, gratuitamente e con generosità, parte del suo terreno perPerrone tutta la lunghezza della chiesa da costruire. La direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Giuseppe Esposito. A chiesa quasi ultimata, si pensò di erigere un campanile, sulla cui vetta oggi sorveglia la statua della Vergine Immacolata, opera e dono del Sig. Luigi Mennella. Tutto il complesso fu, con solenni festeggiamenti, inaugurato nel marzo del 1953. Da ammirare la peculiarità delle colonne e dei capitelli, dei fregi, degli stucchi e del pavimento a getto di cemento con riquadrature di marmo. Sull'altare maggiore troneggia la statua di San Gabriele e, sulla destra, statua di San Paolo della Croce (3 gennaio 1694 - 18 ottobre 1775, canonizzato da Pio IX il 29 giugno 1867), il fondatore della Congregazione della Passione di Cristo, i cui componenti sono chiamati "passionisti".
CASTIGLIONE - Proseguendo verso Ischia, imboccare via Castiglione, sulla cui sommità, quasi attaccata al cimitero di Casamicciola Terme, è situata la chiesa di Sant'Antonio da Padova, S. Antonio che si venera nell'omonima parrocchia al Mortitoeretta a seconda parrocchia nel 1955, la quale, come si presenta attualmente, è il risultato di non pochi interventi su una chiesetta rurale, fondata nel 1692, da Cesare Corbera, marito di Laura Calosirto, la sorellastra di San Giovan Giuseppe della Croce. Cesare Corbera ottenne dalla Curia vescovile il diritto di patronato per sé e suoi eredi successori avendo anche dotato la chiesetta di 14 ducati, da assegnare al cappellano per la celebrazione della messa nei giorni festivi. Nel 1855, gli eredi di Cesare Corbera (Mancuso, Baratelli, De Sanctis) accettano che alcuni devoti, a proprie spese, ricostruiscano e abbelliscano la chiesetta, la quale fu poi l'unica ad essere risparmiata dal terremoto del 28 luglio 1883 e per un anno funzionò da parrocchia (30 luglio 1883-28 luglio 1884). Lavori quasi ex novo furono fatti eseguire dal rettore Don Filippo Buono e, nel 1956, vi fu trasferita la parrocchia di San Giuseppe Il Porto(parroco Don Vittorio lacono)  titolo che nel 1986 fu mutato in quello di "Parrocchia di S. Antonio da Padova". Nel corso dei secoli la chiesetta è stata sempre indicata come "la chiesetta Sant'Antoniello", non per le proporzioni, sia dello stabile sia della statua del santo, ma per distinguerla dall'omonima chiesa di diritto patronato del Comune, sulla collina della Sentinella nel 1703. (cfr. più avanti). Sull'altare marmoreo troneggia, dal 1985, la statua lignea di Sant'Antonio da Padova (sec. XIX), che sostituì l'antica statuetta in terracotta del 1850, ingrandita nel 1950. La chiesa accoglie altre tre statue: San Giuseppe, il Cuore di Gesù e l'Immacolata. Ridiscendendo da Via Castiglione, si prenda Via Cumana, che è la naturale continuazione, proseguire per Corso Vittorio Emanuele ove, su sinistra, è situata la Chiesa di S. Pasquale Baylon, fondata nella metà del 1700 da Francesco Antonio Corbera, figlio di Cesare e nipote, quindi di S. Giovan Giuseppe della Croce. Anch'essa pervenne ai Mancuso, Baratelli, De Sanctis, eredi, in linea femminile, dei Corbera. Nel 1889, in seguito a trattative condotte da Antonio Morgera, la concedettero alla Congrega di Sant'Anna. La chiesa, comunque, aveva già accolto, dopo il terremoto del 1881, la pia opera laicale Santa Maria del Suffragio, istituita neI 1872 dal sacerdote Vincenzo Piro (morto il 13-12-1875) nella chiesa del Purgatorio al Maio, che fu appunto distrutta dal terremoto del 4 marzo 1881. Da vedere: altare maggiore in marmo su cui troneggia la statua lignea in sol pezzo di San Pasquale Baylon. Statue di Sant'Antonio da Padova, di Giovan Giuseppe della Croce, di San Ciro. Due altari laterali, uno con raffigurante Sant'Anna, l'altro con tela raffigurante l'Addolorata. Da ammirare l'artistica Via Crucis (pittura a olio di Luigi Marta), dono della contessa Giulia Von der Pahler in Sarnoyloff nel 1844. Di fronte, la Casa di riposo Don Orione, con l'annessa chiesa di Giuseppe. Un ospizio per i poveri era stato sempre il sogno del Venerabile Giuseppe Morgera. Nel 1922 la signorina Giuseppina Morgera realizzò il sogno dello zio e fece costruire e aprire una Casa di riposo pPiazza de'bagni del Gurgitelloer anziani poveri, Villa Joseph, accanto alla quale in seguito costruì anche una chiesa dedicata a S. Giuseppe, chiesa che, nel 1947, venne eretta in seconda parrocchia di Casamicciola, riconosciuta dallo Stato Italiano il 28 settembre 1948. Nel 1955, dopo alterne vicende, il titolo parrocchiale fu trasferito nella Chiesa di S. Antonio, presso il Cimitero. Il 10 febbraio 1957, la Signorina Morgera fa atto di donazione dell'intero complesso a favore dell'Istituto religioso Piccola Opera della Divina Provvidenza di D. Orione. Nel 1978 iniziarono i lavori e nel 1981 fu portata a termine e inaugurata la casa di riposo per anziani.
PIAZZA BAGNI - Continuando lungo il Corso e dopo aver superato il bacino del Gurgitello e le Terme Belliazzi, si giunge a Piazza Bagni, ove, dopo via Ombrasco, è situata una cappella gentilizia dedicata a San Francesco d'Assisi, eretta dal sacerdote don Giovanni Piesco e aperta al culto dal vescovo Giuseppe Candido il 14 luglio 1892. Sull'altare la statua di San Francesco d'Assisi. Imboccato, poi, Corso Garibaldi, lo si può percorrere e girare a sinistra per recarsi alla Parrocchia dedicata al Sacro Cuore e a Santa Maria Maddalena Penitente, costruita nel 1898; oppure, la si può raggiungere più direttamente, anche se con più fatica, attraverso i gradini di Via Pennino che parte da Corso Garibaldi.
Della parrocchia di Casamicciola, situata prima del terremoto del 28 luglio 1883 al Maio, s'ignora l'anno della fondazione. L'unica data precisa è quella del 1540, anno in cui il vescovo d'Ischia, Fonte termale in Piazza de'bagni del GurgitelloMonsignor Agostino Falivenia da Giffoni (1534-1548), più noto come Agostino Pastineo, concede il diritto di giuspatronato all'Università e agli uomini del Casale di Casamicciola, perché hanno, con propri beni, riedificata e ampliata la primitiva chiesetta (forse una cappella) quasi del tutto in rovina. L'antica piccola chiesa era dedicata a San Severino e già fungeva da parrocchia. Per impulso del parroco di allora, Don Bartolomeo Monte, l'università e la popolazione del casale di Casamicciola concorrono nella riedificazione, nell'ampliamento e nella decorazione della nuova chiesa, al posto della piccola e fatiscente. Al titolo antico di San Severino viene abbinato "ex ingenti devotione" quello di Santa Maria Maddalena Penitente, che prevarrà nel corso dei secoli. Rasa al suolo dal terremoto del 1883, fu ricostruita in questo luogo e il 31 maggio del 1896 vi fu la solenne benedizione della nuova Chiesa parrocchiale, dedicata al Cuore di Gesù e a Santa Maria Maddalena Penitente. La chiesa, a tre navate, comporta nove altari. Altare maggiore in marmi policromi, su cui troneggiano le statue del Sacro Cuore di Gesù e di S. Maria Maddalena, spedite, da Venezia, dall'ex re Francesco Il di Borbone, al suo amico d'infanzia, il parroco Giuseppe Morgera. Sulla sinistra, entrando, è situata la tomba del Venerabile Giuseppe Morgera, di cui è in corso la causa di beatificazione; subito dopo, altare con il Crocifisso La Pietà presso la Basilica Pontificia di S. M. Maddalena(legno scolpito e dipinto, prima metà del sec. XIX), altare ove il 15aprile 1898, mentre lo inaugurava, il SdD subì l'attacco di emorragia cerebrale. Da ammirare: il fonte battesimale di marmo (sec. XVIII), proveniente dalla antica chiesa parrocchiale al Maio; la Pietà (seconda metà sec. XIX); scultura raffigurante S. Maria Maddalena Penitente (prima metà sec. XIX). Sulla destra, altare con l'Assunzione (seconda metà del sec. XIX), quadro proveniente dalla distrutta chiesa dell'Assunta in Piazza Bagni; la Trinità (inizio sec. XIX); la tomba di Monsignor Carlo Mennella, vescovo di Mennith e vescovo ausiliare di Ischia, morto sotto le macerie della sua casa nella catastrofe del 28 luglio 1883. Presso l'uscita, teca con statua lignea di S. Emidio (fine XIX secolo). In sacrestia, mobile per gli arredi in legno di castagno (artigianato campano, fine sec. XIX), con sull'alzata tre teche con le statue di Sant'Anna, San Michele, e Santa Lucia (seconda metà del secolo XVIII). Altre tre teche con statue: l'Addolorata, l'Immacolata, l'Assunta; altare in legno dipinto a finto marmo; dipinto (olio su tela) raffigurante la Madonna con Bambino e Santi (seconda metà sec. XVIII). Nelle stanze adiacenti: dipinto raffigurante Tobiolo e l'Angelo (fine sec. XVIII); statua, in legno scolpito e dipinto, di S. Giovan Giuseppe della Croce, (seconda metà XIX secolo).
SENTINELLA - Usciti dalla chiesa, dalla piazzetta Carlo Mennella, si può prendere la via di fronte, cioè via Castanito, al termine della quale sorge, sulla destra, la Chiesa dell'lmmacolata, anticamente dedicata a Sant'Antonio da Padova. Fu fondata nel 1703. Rasa al suolo dal terremoto del 28 lugliol883, fu ricostruita e riaperta al culto nel 1855 con il titolo di "Chiesa di Maria SS. lmmacolata". Casamicciola dalla collina della Gran SentinellaVi si venerava, infatti, l'Immacolata e la chiesa possedeva e possiede ancora una scultura in legno della scuola napoletana del '700, solennemente incoronata il 3 agosto 1954 con corona aurea (opera dell'orafo G. Visconti di Napoli), posta sulla fronte della Vergine dal cardinale Celso Costantini, essendo allora rettore il canonico Don Antonio Schiano. Si narra che la statua, nel terremoto del 1883, fu tratta in salva da tre soldati, i quali ne videro affiorare la testa dalle macerie con accanto un pilastro, staccato e pendente, sul punto di crollarvi sopra. I tre soldati la tirarono fuori con non poche difficoltà e vi erano appena riusciti quando il pilastro crollò. Sull'altare di marmo, troviamo la statua dell'Immacolata. Statue di San Vincenzo Ferreri (sec. XVII), di San Giuseppe (1924), di Sant'Antonio (sec.XVII). Tutto intorno vetrate raffiguranti episodi della vita della Madonna. Nei pressi, la Chiesetta di Santa Maria dei Suffragi detta del Purgatorio, la cui probabile data di fondazione sembra essere il 1695. Fu ristrutturata nel 1890 e nel 1949. È stata ancora rifatta dopo un incendio, negli ultimi anni. Un solo altare. Vi si venera l'Addolorata.

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